Piazza Sant Felip Neri

Dopo un’iniziale posizione di non intervento nella guerra civile spagnola, Mussolini cambiò decisione, mosso da intenzioni difensive e da motivazioni di politica estera in chiave antifrancese. Iniziò, così, nel 1936, il primo conflitto in cui si fronteggiarono forze fasciste – appoggiate dall’Italia di Mussolini e dalla Germania di Hitler – e antifasciste, terminato nel 1939, quando il generale Francisco Franco, alla guida del movimento della Falange, instaurò in Spagna un regime dittatoriale.

Il 30 gennaio 1938 l’Aviazione fascista italiana colpì Barcellona: sulla facciata della chiesa di Sant Felip Neri sono ancora visibili i segni delle esplosioni, che uccisero quarantadue persone. Il 17 e 18 marzo dello stesso anno la città catalana subì altri pesantissimi bombardamenti ad opera di aerei dell’Aviazione Legionaria decollati da Palma di Maiorca. Fu lo stesso Mussolini a dare l’ordine al Generale Valle di avviare all’operazione, per fiaccare il morale della popolazione civile. Fu il primo episodio di “civil bombing” su una grande città europea.

Una targa in ricordo delle vittime dei bombardamenti franchisti, fascisti e nazisti che colpirono Barcellona tra il gennaio e il marzo 1938 è stata installata il 21 gennaio 2007.

Nella foto: Italian Airforce – Aerial bombing of Barcelona, 17 March 1938, by the Italian air force, Pubblico dominio