Monumento ai caduti del 28 luglio 1943

(Bari, Puglia)

Bari, Strage 28 luglio 1943 via Niccolò dell’Arca – Crediti: Giuseppe Di Bari, Ipsaic

Dove siamo?

Siamo in via Niccolò Dell’Arca, a Bari

Questo monumento ricorda i 20 civili colpiti a morte dall’esercito badogliano e dai fascisti mentre festeggiavano la caduta del regime e la liberazione degli antifascisti dal carcere.

Alla notizia della caduta del regime fascista, il 28 luglio 1943 a Bari circa duecento persone si riunirono per festeggiare la ritrovata libertà e andare incontro ai numerosi prigionieri politici, dirigendosi verso il carcere. All’altezza della Federazione del Partito Nazionale Fascista, un reparto dell’esercito e alcuni individui appostati alle finestre aprirono il fuoco sui manifestanti inermi, provocando venti morti e almeno cinquanta feriti. 

Per un anno si cercò di tenere nascosto l’eccidio con la censura e un’inaudita repressione. Molti partecipanti alla manifestazione furono arrestati; i cadaveri furono sepolti di notte in un clima di intimidazione nei confronti dei famigliari. Furono avviati due procedimenti giudiziari ma la vicenda rimase impunita. 

La prima denuncia pubblica della strage fu fatta nel novembre 1944 dai microfoni di Radio Bari, una delle prime emittenti dell’Italia liberata; ma solo negli anni Settanta – nonostante non si fosse mai interrotta la consuetudine del ricordo ufficiale in occasione della ricorrenza annuale – furono avviate le prime inchieste giornalistiche e la conoscenza dell’episodio cominciò a diffondersi nell’opinione pubblica. 

Negli stessi anni fu inaugurato il monumento che ricorda le vittime di quella violenta restaurazione autoritaria messa in atto da Badoglio e dalla Monarchia, ultimo atto del fascismo morente. Nel 2013 sono state aggiunte formelle commemorative di ottone con il nome e l’età dei caduti.

INFO UTILI

Struttura ricettiva o Museo: no

Collocazione geografica: Bari, Puglia

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