Museo storico della Liberazione di via Tasso

(Roma, Lazio)

Museo_di_Via_Tasso, first floor hall – Crediti: Anthony M., CC BY 2.0

Dove siamo?

Siamo al Museo di via Tasso, a Roma

Sorge all’interno del carcere che il Comando della Polizia nazista gestì durante l’occupazione di Roma.

Prima della seconda guerra mondiale, il palazzo di via Tasso funzionava come ufficio culturale dell’ambasciata tedesca a Roma. Subito dopo l’occupazione tedesca, divenne sede della SiPo-Sicherheitspolizei(Polizia di Sicurezza) e dell’SD-Sicherheitsdienst (Servizio di Sicurezza).L’edificio di cinque piani al numero 145 fu adibito a carcere, murando le finestre e installando sbarre e grate; al numero 155 si insediarono gli uffici e gli alloggiamenti per le SS.

Più di 2000 oppositori politici ed ebrei vi furono imprigionati, in terribili condizioni igieniche dovute al sovraffollamento, torturati e uccisi, fino al 4 giugno 1944, data della liberazione di Roma. Molti dei prigionieri fatti fucilare da Herbert Kappler alle Fosse Ardeatine (24 marzo 1944) provenivano da via Tasso. Ancora nei giorni della liberazione, il 4 giugno 1944, 14 persone, già detenute nella prigione, furono fucilati dai soldati tedeschi in fuga in località La Storta, al km 14,200 della via Cassia. Fra di esse il sindacalista socialista Bruno Buozzi.

Il 4 giugno 1955, nel sito è stato inaugurato il Museo storico della Liberazione: le celle, dove ancora si leggono le scritte lasciate dai prigionieri, sono lo sfondo di un percorso sulla storia di Roma sotto l’occupazione tedesca. Al Museo sono annessi un laboratorio informatico e una biblioteca specializzata.

INFO UTILI

Struttura ricettiva o Museo:

Sito web: www.museoliberazione.it/it

Collocazione geografica: Roma, Lazio

Immagini

Consigli alla visione o alla lettura

Roma ’44. Lettere dal carcere di via Tasso di un martire delle Fosse Ardeatine

Libro

(Orlando Orlandi Posti, 2004)

Approfondimenti

I torturati di via Tasso
Archivio storico del Quirinale