Campo PWE 337

(Coltano, Toscana)

Lapide dove sorgeva il campo di Coltano – Crediti: Federico Creatini

Dove siamo?

Siamo a Coltano

Oggetto di visite neofasciste, il cippo ricorda il centro di detenzione per repubblichini, tedeschi e collaborazionisti di varie nazionalità che gli Alleati allestirono al termine della guerra.

Il campo di concentramento di Coltano fu allestito dagli Alleati nell’aprile 1945, al termine della seconda guerra mondiale. Fu un centro di detenzione per prigionieri di guerra fascisti della Repubblica Sociale Italiana, militari germanici e collaborazionisti di altre nazionalità.

Nel risalire la penisola, gli Alleati crearono campi di internamento per prigionieri di guerra. A Coltano ne sorsero tre: il 336 per i soldati germanici; il 337 destinato agli italiani; il 338 per i collaborazionisti dell’esercito tedesco, soprattutto polacchi e sovietici. Le tre strutture rimasero in attività sei mesi e solo quella riservata agli italiani passò sotto la responsabilità del Ministero della guerra italiano.

La vicenda di Coltano fu riproposta all’opinione pubblica da alcuni ex internati: Pietro Ciabattini, ex militare delle SS italiane, denunciò la durezza delle condizioni di vita del campo e la sua esistenza relativamente ignota presso l’opinione pubblica e si batté perché in quel terreno fosse collocato un cippo commemorativo. Inaugurato nel 1996, il cippo è stato periodicamente imbrattato e frantumato. Tuttavia, esso viene periodicamente ripristinato dalle associazioni memorialistiche della RSI, che tuttora svolgono commemorazioni presso il terreno dove sorgeva il campo.

INFO UTILI

Struttura ricettiva o Museo: no

Collocazione geografica: Coltano (PI), Toscana

Immagini

Consigli alla visione o alla lettura

Coltano 1945. Un campo di concentramento dimenticato

Libro

(Pietro Ciabattini, 2009)